Lamictal: lettera aperta a GSK Italia

Lamictal: lettera aperta a GSK Italia

Lamictal: lettera aperta a GSK Italia

In seguito alle vostre segnalazioni sulla difficoltà di utilizzo del farmaco #Lamictal, abbiamo contattato l’azienda farmaceutica GSK Italia senza nessun successo.
Le difficoltà persistono e per questo motivo abbiamo deciso di pubblicare qui sulla nostra pagina Facebook una lettera aperta rivolta all’azienda e che vi invitiamo a far circolare a condividere il più possibile.
Nella speranza che la risposta, questa volta, sia ben diversa!
Riportiamo anche qui il testo della lettera:

Federazione Italiana Epilessie

Spettabile GlaxoSmithKline,

come ricorderete lo scorso novembre la Federazione Italiana Epilessie vi aveva inoltrato una segnalazione con la quale, riportando le numerose lamentele ricevute da persone con epilessia e cargiver, denunciava l’eccessiva difficoltà, quando non addirittura l’impossibilità, di estrarre le compresse integre dal nuovo blister “a prova di bambino” del farmaco Lamictal in formulazione di compresse masticabili o dispersibili.

Nella vostra risposta del 28 novembre, sottolineavate che il blister è stato testato secondo gli standard europei e che, quindi, non sareste intervenuti su di esso con alcuna modifica.

Tuttavia, le segnalazioni che continuano ad arrivarci molto numerose, mettono in evidenza come la difficoltà di estrazione del farmaco dal blister stia seriamente ostacolando l’aderenza alla terapia e l’autonomia di molti pazienti adulti con epilessia.

La difficoltà di estrarre correttamente le compresse dal blister a causa della loro frantumazione, si trasforma in impossibilità per chi ha problemi di motricità e questo comporta per tutti il concreto rischio di assumere dosi incomplete del principio attivo venendo a realizzare una situazione del tutto inaccettabile per le molte persone che ne fanno uso.

Vi chiediamo, pertanto, a nome delle persone in terapia con il Lamictal, di riconsiderare attentamente e con la massima urgenza, il design di questo confezionamento, trovando soluzioni più equilibrate che tutelino la sicurezza senza però compromettere l’accessibilità e l’uso pratico del medicinale per quanti lo assumono.

La corretta assunzione della terapia deve essere una priorità assoluta per tutti gli attori dello scenario sanitario incluse le aziende farmaceutiche che si professano attente alle reali esigenze delle persone malate.

Confidiamo, pertanto, che possiate prendere in carico questa problematica e adottare al più presto misure risolutive.

Rimaniamo in attesa del vostro riscontro.

Cordiali saluti,

Federazione Italiana Epilessie
La Presidente
Rosa A. Cervellione

Fiepilessie
gae.pignatelli@gmail.com