Prevenzione dell’epilessia

La prevenzione dell'epilessia

Prevenzione dell’epilessia

Uno studio condotto dal Dr Dieter Schmidt, M.D., dell’Epilepsy Research Group di Berlino e da altri coautori su 5 milioni di persone in Finlandia ha evidenziato che sembrerebbe non ci siano stati cambiamenti negli ultimi 40 anni riguardo all’incidenza dell’epilessia in pazienti con età inferiore ai 65 anni mentre risulterebbe aumentata in modo significativo nelle persone con oltre 65 anni. Il risultato messo in evidenza suggerisce che non ci sono stati progressi nella prevenzione dell’insorgenza di nuovi casi di epilessia.

I farmaci antiepilettici controllano le crisi in circa il 70% dei pazienti ma non  possono prevenire l’epilessia nelle persone a rischio. Attualmente, una forma di prevenzione primaria di nuovi casi di epilessia, potrebbe essere realizzata mediante la riduzione del rischio di trauma cranico, ictus e demenza.

“È necessario sviluppare agenti antiepilettogeni per la prevenzione secondaria dell’insorgenza di epilessie di nuova acquisizione. In conclusione, la prevenzione, sia primaria che secondaria, di nuovi casi di epilessia continua ad essere un bisogno urgente non ancora soddisfatto in quanto, negli ultimi 4 decenni nessun progresso risulta avvenuto nella prevenzione di epilessie di nuova acquisizione nella popolazione con età inferiore ai 65 anni e non risulta essere stato prevenuto un significativo incremento di epilessie di nuova acquisizione nella popolazione più anziana.” conclude lo studio.

Fiepilessie
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